giovedì 17 marzo 2011

il cane del vicino...

Non ho paura. Devo mettermi bene in testa che non ho paura di quello stupido cane. Devo entrare in quella casa e farlo fuori. Ogni mattina, sera, notte è sempre li che abbaia e puntualmente mi sveglia. Ho bisogno di dormire. Voglio riposare, sono a casa mia e non posso. Ma se lo facessi resterei in coma per un anno!!! Da quando ho assistito a quel terribile incidente non ci riesco più. Appena chiudo gli occhi vedo quel bambino scaraventato dall'altra parte della strada da uno stronzo che "ha confuso il rosso con il verde". Proprio quando, dopo tanto tempo, ero riuscito a mettere un piede fuori dalla porta. Ci sono passato in prima persona e so cosa vuol dire perdere un figlio per il solito bastardo... questo è il motivo per cui io e mia moglie abbiamo divorziato. Quando ti sottraggono un pezzetto della tua vita tutto va a rotoli. Ci si incomincia a incolpare a vicenda, ci si tartassa con i soliti se e ma, invece di stare vicino e farsi forza l'uno con l'altro.
Edoardo quest'anno avrebbe compiuto 9 anni: una bella festa con tutti i suoi amici e i palloncini rossi, aveva chiesto. Nessuno si annoiava con lui, era il centro dell'attenzione, il solito buffoncello che già da piccolo è destinato a diventare un latin lover, fissato con i giochi elettronici, il calcio e le solite cose che piacciono a noi maschietti. La domenica, poi, era sacra. Si andava al lago tutti insieme; mia moglie organizzava il pic-nic e noi due ci dilettavamo nella pesca. A fine giornata avevamo preso poco o niente: tra il pranzo, una partita a pallone e nascondino, ma lui prendeva lo stesso il retino e lo portava al nonno che, ormai anziano, non veniva più con noi. Quant'era bello! Il sogno di ogni padre è avere un figlio maschio con cui condividere le proprie passioni e ambizioni, dargli dei consigli per la prima fidanzatina e difenderlo dalla mamma quando non vuole studiare. Io avevo avuto questa fortuna che qualcuno ha ben pensato di togliermi.
Da quando non è più con me tutto va a rotoli; il matrimonio, il lavoro, il sonno, la vita. A volte è così difficile alzarmi da questo letto, aprire la finestra e vedere quella strada. Pensa un po' se ho voglia di camminarci su. Non ho più voglia di vivere e combattere per andare avanti ogni giorno. Me ne resterò qui tra le coperte e queste quattro mura: l'unico posto in cui Edoardo sarebbe stato al sicuro, coccolato e protetto dall'amore di mamma e papà.
Se solo quel giorno non fosse venuto a trovarmi in ufficio....

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